Da: lucrezia.soriano@libreriailcorvo.it
A: fortunatovittorio@hmail.com
Re: Inquietanti somiglianze
Caro Vittorio,
come mai questa tua curiosità? Non pensavo fossi un tipo geloso, soprattutto in virtù del fatto che tra di noi non c’è alcuna relazione formalizzata – non ne hai mai fatto menzione, né tantomeno io.
Tra me e Stefano, l’affascinante ispettore di polizia di cui ti avevo parlato, non c’è assolutamente nulla: è venuto a trovarmi qualche altra volta, ma solo in qualità di cliente. Abbiamo chiacchierato, è vero, soprattutto riguardo il suo lavoro: mi ha parlato di alcune indagini molto complicate, inerenti a un caso di omicidi seriali, per i quali non riescono a trovare né il colpevole né il movente che li collega. Ciò dimostra anche il suo scarso acume: come puoi essere geloso di un ispettoruccio da due soldi, tu, il mio letterato d’alto ingegno, che pianifica efferati omicidi in un batter d’occhio? Stai tranquillo, caro Vittorio: il povero Stefano è annullato dalla tua creatività.
E poi dovresti saperlo, dati i tuoi studi umanistici, che fine fa il marito – e bada bene, io e te non siamo coniugati in alcun modo, giusto? – geloso, no?
Non curiamoci di queste inezie e, più opportunamente, ragioniamo d’altro.
Come lo eliminiamo questo arrogante ragazzino?
Un bacio,
Lucrezia.
Da: fortunatovittorio@hmail.com
A: lucreziasoriano@libreriailcorvo.it
Re: Inquietanti somiglianze
Cara Lucrezia,
una parte di me spinge per impuntarsi e farti notare l’aggettivo “affascinante” che hai inopportunamente utilizzato per descrivere Stefano, ma sorvolerò per ben più d’una ragione.
In ogni caso, concentriamoci sul ragazzino, che è meglio.
La libraia gli ha consigliato le “Metamorfosi”, quindi abbiamo un ampio ventaglio di miti da sventolare davanti ai nostri occhi per scegliere la fine più tragica possibile. Sarebbe tutto molto più semplice se io non lo avessi letto qualcosa come dieci anni fa e se mi ricordassi più di un paio di loro. L’unico che mi torna in mente adesso è quello di Perseo e Medusa, ce l’hai presente? Medusa pietrificava le proprie vittime con lo sguardo: noi potremmo fare lo stesso. Magari si potrebbe utilizzare una bella neurotossina che blocchi il sistema nervoso del fanciullo, paralizzandolo e uccidendolo. Oppure ancora meglio… Potrebbe “diventare pietra” sparendo in un simpatico pilone di cemento di una casa in costruzione, che dici? Fa anche molto retrò!
Un bacio,
Vittorio
Da: lucrezia.soriano@libreriailcorvo.it
A: fortunatovittorio@hmail.com
Re: Inquietanti somiglianze
Caro Vittorio,
bravo, non mi piace per nulla questo tuo aspetto geloso-possessivo: dunque è meglio sorvolare.
Per quanto riguarda il nuovo omicidio: come al solito hai avuto un’idea geniale! Le Metamorfosi ovidiane propongono una scelta fin troppo ampia di possibili omicidi da poter commettere, ma tu sei riuscito a trovare il più consono al mio caso e, soprattutto, ad attualizzarlo e renderlo più verosimile e realizzabile.
Come farei senza di te? La nostra libraia killer, senza il tuo aiuto, non sarebbe riuscita a punire così tanti insolenti e irrispettosi lettori! La letteratura ti ringrazia! Saresti un ottimo serial killer, dopotutto: ma fortunatamente che non devi sporcarti le tue belle e delicate mani con il sangue delle vittime, perché all’azione risulteresti alquanto goffo, secondo me! Per fortuna ad agire c’è la nostra cara libraia!
Grazie per i consigli, al più presto ti invio il prossimo capitolo.
Un bacio,
Lucrezia.
Danilo Iannelli
Paolo Palladino
Per gli altri episodi:
1001 titoli per il tuo romanzo #1
1001 titoli per il tuo romanzo #2
1001 titoli per il tuo romanzo #3
1001 titoli per il tuo romanzo #4
1001 titoli per il tuo romanzo #5
1001 titoli per il tuo romanzo #6
1001 titoli per il tuo romanzo #7
1001 titoli per il tuo romanzo #8
1001 titoli per il tuo romanzo #9
1001 titoli per il tuo romanzo #11
1001 titoli per il tuo romanzo #12
1001 titoli per il tuo romanzo #13
1001 titoli per il tuo romanzo #14
1001 titoli per il tuo romanzo #15
Pingback: 1001 titoli per il tuo romanzo #1 – la disillusione
Pingback: 1001 titoli per il tuo romanzo #2 – la disillusione
Pingback: 1001 titoli per il tuo romanzo #9 – la disillusione