Meta ogni anno di milioni di visitatori da tutto il mondo, nota soprattutto per le spiagge cristalline delle sue isole, la Grecia riesce ad attrarre i turisti bilanciando bellezze naturalistiche e ricchezza culturale. Città che riesce in particolar maniera in questa sintesi è la sua capitale, Atene, metropoli la cui area metropolitana conta più di undici milioni di abitanti.
Senza aver la pretesa di compilare una guida alla città, in questo breve articolo vorrei semplicemente riportarvi le sensazioni ed esperienze – positive e negative – della mia recente visita alla città.
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Accoglienza
Seppur talvolta infastiditi dall’eccessiva presenza dei turisti, i greci sanno bene quanto sia importante per la propria economia il turismo e sanno bene come trattare i propri ospiti: cortesia e ospitalità sono di casa ad Atene. Mi sembra consono partire da questo aspetto perché è proprio questo uno di quelli che più mi ha colpito durante la mia recente visita alla capitale greca: l’affabilità e la simpatia delle persone incontrate – seppur con qualche ragionevole e trascurabile eccezione.
Cibo
Da buon italiano – e buona forchetta – quale sono, il cibo è croce e delizia delle mie visite all’estero. Atene, sotto questo punto di vista, mi ha letteralmente stupito: non avendo mai assaggiato prima la cucina greca, sono rimasto particolarmente affascinato da alcuni suoi piatti tipici. A parte le celebri olive, non posso non citare la feta, la moussaka, la pita, i souvlaki e le fantasiose e ricchissime insalate.
Arte e cultura
Culla della civiltà occidentale, Atene possiede un’incommensurabile ricchezza culturale. Prima fra tutti la magnificente Acropoli, con il famoso Partenone, il Tempio di Atena e il teatro di Dioniso; impossibile poi non citare l’agorà romana e la biblioteca di Adriano, l’arco di Adriano, l’antica agorà greca; e ancora lo Zappeion contornato dallo splendido giardino nazionale, lo stadio Panathinaiko e l’affascinante e maestosa Accademia. E per finire i musei: quello del Partenone, quello Archeologico nazionale e il Benaki su tutti.
Mare e paesaggi
Anche se si sceglie di fare una visita culturale, a pochi chilometri da Atene si possono trovare spiagge e calette molto suggestive: una su tutte, quella di Varkiza. Con un paio di ore di pullman si può raggiungere Capo Sounio, dove oltre a caratteristiche spiagge rocciose e mare cristallino, si può ammirare un gioiello come il Tempio di Poseidone.
Restando in città invece, paesaggisticamente è molto interessante la vista che si può godere dal monte Lycabettus: si può ammirare la città in tutta la sua estensione e guardare dall’alto il colle dell’Acropoli.
Flop
Organizzazione
La cortesia e l’accoglienza non bastano senza un’attenta pianificazione per gestire un flusso turistico così abbondante; ad esempio nel settore dei trasporti l’iniziativa è presa più da aziende private – come quelle che gestiscono la rete dei bus hop-on-hop-off – che tentano di supplire alle mancanze del servizio pubblico.
Urbanistica
Non parlo da esperto nel settore, ci mancherebbe, ma da semplice osservatore: ma vedere nel grazioso quartiere di Plaka, sottostante all’Acropoli, palazzi dallo stile neoclassico affiancati da palazzine fatiscenti o addirittura abbandonate a costruzione in corso è un contrasto che infastidisce non poco l’occhio.
Decadenza
Legato al punto precedente e con cui condivide probabilmente parzialmente le cause, quello della decadenza – come da titolo – è un aspetto che salta subito all’occhio. Gli effetti della crisi che ha attanagliato la Grecia sono ben evidenti: anche nei quartieri centrali ci si può imbattere in macchine e attività abbandonate, con le saracinesche lasciate – non solo metaforicamente – a metà, mendicanti e contesti di elevata fatiscenza. Vedere così una regina come Atene, culla della civiltà occidentale e città dalle innumerevoli attrazioni storiche e culturali fa stringere davvero il cuore.