Fu un uomo
In fede mio molto bello
Dategli per sempre
Una bella ragazza da baciare
E delle montagne da contemplare
Come tutti gli uomini su questa terra
Lui partì alla guerra
E per quanto fosse bello
Si ritrovò con una pallottola nella schiena
E così
Testa nella terra
Che ai lombrichi da lui fu offerta
Come letame
Ne hanno fatto un banchetto
Da quel momento fu terriccio
E tale eroe non fu mai
Più di quando
Per i suoi ideali
Diventati minerali
È una betulla
Che ha visto la vita
Bella pianta che avrebbe potuto
Vivere a lungo
Durante giorni
Che sembravano infiniti
Contemplare le montagne
Come un bacio
Dall’anima la mancanza è un trapasso
Come la fantasia
Della sua anima tra tutti i suoi stati
Fu un albergo
Questa betulla fece un frutto
Bello e succoso
Come né le sue simili
Né le conifere
Riescono a fare
Come un bacio
L’impazienza è una folla immensa
Che fa il conto alla rovescia
Dei secondi
L’attesa di un anno
Questo frutto non è ancora maturo
Per spiccare il volo
Senza saper volare
Che fortuna
Che sia il piede
Delle montagne
Che amava contemplare
Che gli permise di arrivare
Fino al letto
Del fiume
Con lo spirito leggero
Ci fluttuava così fiero
Che dalla terraferma
Un poeta che dormiva lì
Ne fu rapito
Ed è così
Che quest’uomo
Che fu molto bello
Che fu cenere
Che fu betulla
Che fu frutto
Che fu schiacciato
Adagiato sull’acqua
Per il poeta
Fu solo una visione veloce
Magnifica
Indovinò
Con una sola chiara idea
Una scia di parole
Che volarono via, virtuose
Quando il poeta
Cantò la sua prosa
E di tutte le ragazze che ascoltavano
E anche quelle
Le cui labbra
Farebbero passare
Della seta
Per della cipria
Fu molto più contento
Alla fine del suo viaggio
Alla fine del suo bacio
Di abbracciare i loro sogni
Tom Forest
Traduzione di Eleonora Valente