Ancora non c’è una data per l’uscita italiana dell’ultimo film di Harmony Korine, The Beach Bum. I cinefili milanesi possono quindi dirsi fortunati, visto che il film è stato selezionato per aprire il Milano Film Festival il 4 ottobre, riscuotendo la simpatia del pubblico. Il cast è stellare in questa commedia allucinata ambientata in Florida, immersa nella perfetta policromia fotografica di Benoît Debie, già collaboratore di Gaspar Noé (Enter the void).
Il “Beach bum” è il “barbone da spiaggia”, un personaggio immancabile in certe spiagge americane e non si poteva trovare per un simile personaggio attore più versatile e scatenato di Matthew McConaughey. L’attore premio Oscar per Dallas Buyers Club diventa Moondog, poeta e scrittore che passa la vita in un eterno sballo.
È un uomo fortunato in tutto: ha avuto successo come scrittore, una simpatia ed una libido inestinguibili, una moglie ricca, Minnie (Isla Fisher), che lo ha sempre protetto e amato a distanza ed è pure madre di sua figlia Heather (Stefania LaVie Owen). Moondog ha vissuto tra donne e droghe a Key West coccolato per anni dai soldi della donna, che conosce il suo talento e gli ha sempre lasciato libertà.
Quando Minnie muore in un incidente da cui lui esce illeso, è messo di fronte ad un bivio per il testamento di lei: non riceverà un soldo dell’eredità se non si deciderà a scrivere il romanzo che ha nel cassetto da anni.

Da qui ha inizio un viaggio vorticoso e picaresco che col libro, poi portato a termine, ha ben poco a che fare. Il film va avanti ad incontri ed episodi dei più strampalati e assurdi, tra cui si segnalano quello con il piromane Flicker (Zac Efron) e l’amante spasmodico dei delfini, il capitano Wack (Martin Lawrence, in un personaggio da “un nome, un programma”).
Il film ha una musicalità fortissima, un’energia che rispecchia il protagonista in tutto e per tutto e come lui, incredibilmente dispersiva. In questa ode allo sballo non c’è climax né conflitto. Il riso scatenato sul momento è un fatto superficiale: usciti dalla sala, il film risulta un’onda piatta coloratissima.
La poetica di Moondog lascia il tempo che trova: il suo edonismo che punta a godersi la vita fino in fondo “prima che tutto finisca” è già sentita, già trattata e si ha il sospetto fortissimo che sia uno schermo per giustificare un’assenza di idee.
Il protagonista è troppo baciato dalla dea bendata per essere oggetto delle nostre simpatie fino in fondo: non c’è proporzione tra le grazie dispensategli e le sue qualità. Non c’è nel film il segno tangibile del suo talento letterario né una scena che faccia pensare ad una sua essenza innovatrice: se è un maudit, lo è nel senso hipster del termine, il che fa cadere nella parodia le pretese del suo estro.
Parlando dei comprimari, Snoop Dogg fa da tappezzeria come gli altri personaggi ma la Fisher è brava quanto simpatica, gioiosa e sciolta di fronte alla camera, la si guarda e la si ricorda con piacere.
In The Beach Bum la storia non è dominata ma assecondata per esser poi conclusa in un finale che è un “volemose bene” pirotecnico: in questo modo, Korine mostra “una sproporzione tra il suo potere di dir le cose e le cose che ha da dire” (Coventry Patmore).
Voto:**
Sembra che Matthew McConaughey ci provi proprio gusto a recitare in dei film che verranno visti da più critici che spettatori.
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Ha fatto una svolta impegnata che deve un po’ essere bilanciata in effetti. Non abbiamo visto molti degli ultimi suoi film ma in generale non si è percepito su questi titoli un grande entusiasmo. Peraltro the beach bum è stato il flop maggiore della sua carriera per incassi.
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Tra l’altro segue a breve distanza quell’altro enorme flop chiamato Serenity. McConaughey ha un serio bisogno di tornare a lavorare con lo spaccabotteghini Spielberg. Grazie per la risposta! 🙂
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Non capite nulla di cinema.
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