“L’oro rosa”

Depressione? Problemi ai reni? Disfunzione erettile?
Se pensate che un farmaco possa risolvere questi problemi vi sbagliate! La soluzione di questi e di altri grandi problemi dell’umanità è tutta nascosta nella molecola del sale rosa dell’Himalaya panacea, di ogni male sotto forma di un gradevole condimento.

Cercando su internet le proprietà di questo sale sembrano infinite. Infatti siti come http://www.curarsiconibroccoli.com o http://www.Icattividellecasefarmaceutiche.net, si trovano elencati gli effetti di questa meraviglia, tra i quali riporto: migliorare il sonno, contrastare l’invecchiamento, guarire le infezioni e le verruche, salvaguardare il rene, migliorare il desiderio e la performance sessuale.
Come si spiegano tutte queste mirabolanti proprietà? Le motivazioni sono due: la prima è che è un sale “antico”, deriva da oceani primordiali che si sono prosciugati,  un po’ come la lavatrice che sta da trenta anni in casa vostra ed è buona perché di cose come le facevano tanti anni fa non se ne vendono più, adesso scade la garanzia e sono da buttare. La seconda motivazione, molto più credibile scientificamente, è che il sale contiene diversi micronutrienti, tra cui rame, zinco, cadmio, nichel, manganese, piombo, cobalto, tellurio, bario e alluminio, ovvero metalli che a meno che non siate un televisore al plasma o un treno a levitazione magnetica, sono sostanzialmente inutili o tossici.
Queste sostanze si trovano comunemente come oligoelementi in quasi tutti gli alimenti e le piccolissime quantità che ci servono per utilizzarli come coenzimi sono ampiamente supplite da una dieta normale. Altre sostanze, come il tellurio o il piombo, sono tossiche e ad alte dosi mortali.

Per quanto concerne il ferro, le quantità contenute sono irrisorie e poco assorbitili, infatti un piatto di pasta e fagioli con un agrume a fine pasto (per consentire l’assorbimento di ferro) dà quantità enormemente maggiori del minerale. Infine tra tutti i micronutrienti del sale rosa manca purtroppo lo iodio, oligoelemento fondamentale per la produzione di ormoni tiroidei la cui carenza in Italia riguarda una grande fascia della popolazione. Ciò crea problemi di endemia gozzigena già in età scolare. Il gozzo in Italia riguarda più del 10% della popolazione, che andrà incontro a squilibri endocrini tiroidei. L’introduzione obbligatoria del sale iodato nel 2005 non ha risolto questo problema, perché c’è molto più gusto a spendere  2,50 euro al kilo per un intruglio magico che, 0,60 per qualcosa con comprovati benefici.

Vogliamo parlare del fatto che questo sale salvaguarda i reni? Il perché rimane inspiegabile a noi mortali, in quanto la molecola di base NaCl (cloruro di sodio) è esattamente la stessa del sale normale che, come è noto, non è un toccasana per il nostro sistema cardiocircolatorio. Tra l’altro il sapore del sale dell’ Himalaya viene definito come particolarmente delicato, il che presuppone che per ottenere lo stesso grado di sapidità se ne usi di più del sale normale superando quindi il dosaggio consigliato da cardiologi e nefrologi! Bisogna riconoscere però un ruolo fondamentale del sale dell’ Himalaya nel garantire un buon sonno e nel migliorare la libido. Come? Secondo i guru del “vivere naturale” basta usarlo come condimento o per impacchi o tisane, ma non dovremmo trascurare che dai blocchi di sale si fanno delle bellissime lampade rosa che emettono luce soffusa. Queste sicuramente aiuteranno a distendere i nervi e a risvegliare i sensi più di quanto il sale possa aiutarvi a combattere congiuntiviti e verruche.

Avete dei soldi da buttare in sale rosa? Soffrite di disfunzione erettile? Bhe, investite su quelle!

Eleonora Ciocca

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