La ringhiera

Risate sgualcite
come pellicce di animale sulle spalle
Commercio quotidiano per riempire
vasi di creta molle
Sguardi, strette di mano, tavole rotonde.
Sboccati nel via vai di chiacchiere.
Musica, inviti diplomatici.
La frenesia di una convenzionale condotta.

In tutto questo
L’ombra di un alberello folle.
Il sale che secca sulla pelle.
Il dolce pianto che lava nella notte ferma.
I tuoi occhi verdi spogli di ogni arma.
La sera del bacio sotto le cicale di settembre.
Le mani di mia madre sul mio ventre.
La barca all’orizzonte rosso, nel flusso del mare poco mosso.
La carezza data senza un costo.
L’accento giallo sui profili dei tetti.
La casetta in campagna piena d’insetti.

Si scava il passaggio
Un pertugio.
La mia ringhiera.
Questa volta la continenza salverà.

Giorgia Andenna

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