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Angelo blu

Quanti animali mi scrutano nei sogni
nei loro giudizi muti
nei loro occhi astuti
assoluti nel dolore e nella gioia,
come me, quando devota
resto vuota
In lenzuola fresche e chiuse
con la muffa nelle orecchie e
la primavera sui seni
gonfi di passione che ti regalavo.
Pavoni volano sulle finestre, le farfalle
muoiono nelle mie narici come fa il sole
nella valle.
E resta un silenzio fastidioso
tedioso pauroso schizzinoso come un bambino:
tu e il tuo cerbiatto di cuore,
davanti ai miei fanali grandi,
Occhi sinceri che vuoi
ma non vuoi troppo.
Chissà a cosa pensi di notte, ora che io
mi concedo a tenebre e barbe ricciolute
Che non sono più tue.

Chissà che vita faremo, noi due
Quali anime in pena ci salveranno
Da noi stessi e dalle poesie.

Ho imparato a girare il tabacco con due dita,
come facevi tu quando mi penetravi
cuore anima e vento
sentendoti in colpa.

Ho imparato a dormire sola, sussurrando a me stessa che la mia voce
figlierà sempre nelle tue tempie.
Portami a naufragare e
Che la terra ti sia lieve,
Che il mare ti sia blu.

Adieux, mon amour.

Iris Furnari

 

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Angelo caduto

Nei giorni di vita,
potrà accadere
che io non sia per te pace e sollievo.
Perderò la mia luce
e non sarò ciò di cui hai bisogno.
Pietra, terra arida, sabbia bollente
diverrò
presa a combattere la mia battaglia,
non saprò guardare oltre,
mi farò forza come potrò.
E ti chiedo di perdonarmi
perché mi farò rosa piena di spine,
alzerò un paravento
che mi proteggerà
ma mi sarà difficile ascoltare la tua voce
mi difenderò da tutto,
avrò paura di una carezza.
In questi giorni ti chiedo di amarmi.
Non sarò compagna, amante, sorella, figlia.
Sarò angelo caduto
nella fossa che io stessa mi sono scavata.
Ma non una mano dovrai pormi
perché saprò trovarmi da sola
tornerò ad essere rugiada
e a quel punto sarò io a venire da te.

Giorgia Andenna