Dal tuo bancone che servi
Caduca felicità ai clienti,
Tra grumi di ubriachi impervi
Con in mano il vassoio degli argenti
Ma i tuoi occhi son la mia sbornia
Vera e propria come un vecchio amaro,
Bevendo con lo sguardo il cuore sogna
E brindo a te con un altro sorso avaro.
I tatuaggi su di te sono pura magia
E nel tuo volto hai quel che di felice
Coperti da un velo di sottile malinconia,
Come s’ erge su di un sorriso una cicatrice .
In questa piazza di iberico sapore
Sui banconi versi aqua de Valencia
Assieme qualcosa di simile all’amore
Nel cuore un sublime fermento empieza.