Ha finito il suo pasto, si è pulito la bocca con l’enorme fazzoletto di tessuto che trovava sempre nelle tasche di suo nonno e per questo glielo ricorda tanto e forse per questo è sempre stato così affezionato a quel gesto. Non fa altro ogni giorno. Stende le gambe sotto al tavolo con quei suoi grossi piedi da passeggiatore e se ne sta lì a parlare con i discorsi delle persone. Sente spesso parlare di viaggi da voci allegre e felici, ora che la barba inizia ad essere biancastra; ma da piccolo quando sentiva parlare di viaggi le voci erano tristi e rotte. Quella di suo nonno era quella che ascoltava di più. Una volta gli aveva raccontato di una bambina. Continua a leggere

Profumo di casa
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