Nel mondo occidentale, l’acronimo GAFAM è ormai piuttosto noto: si tratta di Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft, i cinque colossi dell’industria digitale, giganti capaci in alcuni casi di raggiungere lo stratosferico valore di mille miliardi di dollari.1
Non sono invece in molti a conoscere la risposta cinese ai colossi della Silicon Valley: sintetizzati nell’acronimo BAT, Baidu, Alibaba e Tencent sono i principali competitor rispettivamente di Google (Baidu è il principale motore di ricerca in Cina), di Amazon (Alibaba opera nel settore dell’e-commerce ed è il maggior avversario a livello globale del colosso di Jeff Bezos) e di Facebook (Tencent è l’azienda che ha sviluppato WeChat, di cui parleremo in maniera più approfondita più avanti).2
Il doppelgänger cinese di Apple può essere invece facilmente rintracciato in Huawei, che dopo un lungo tira e molla con l’azienda di Cupertino (dopo lo storico sorpasso di Huawei nelle vendite di smartphone alla fine del 2018 era avvenuto il controsorpasso di Apple al terzo quarto del 2019) sembra essersi stabilizzata la predominanza cinese, che non solo dall’inizio del 2020 è nuovamente sopra Apple, ma che grazie a una crescita costante negli ultimi due trimestri è riuscita per la prima volta a superare le vendite di Samsung, attestandosi come primo fornitore di smartphone al mondo grazie al controllo del 20,2% dell’intero mercato.3
La potenza di fuoco di queste aziende è tale da mettere a repentaglio la sovranità statale? Nel giugno 2019 Mark Zuckerberg lanciò ufficialmente il progetto Libra4, la criptovauta che nelle sue intenzioni avrebbe reso “facile spedire denaro a qualcuno quanto mandargli una foto”,5 come da lui stesso dichiarato il 30 Aprile dello stesso anno al F8, la conferenza annuale di Facebook.6 Scelta fortemente osteggiata dalle autorità finanziarie a causa dell’alto grado di interferenza con le banche centrali che avrebbe potuto avere un sistema finanziario globale che prevedesse costi di gestione assenti, finanche ad arrivare alla mancanza di necessità di possedere un contro corrente.7 La Libra Association ha così lanciato un White Paper, in cui si afferma di aver lavorato “per determinare il modo migliore di sposare la tecnologia blockchain con quadri normativi accettati. Il nostro obiettivo è che il sistema di pagamento di Libra si integri senza problemi con le politiche monetarie e macroprudenziali locali e integri le valute esistenti consentendo nuove funzionalità, riducendo drasticamente i costi promuovendo l’inclusione finanziaria.”8
Se negli Stati Uniti sembra essere stata arginata l’espansione della valuta di Zuckerberg, non è affatto certo che altrove sarà così. Scrivono Francesca e Luca Balestrieri:
“Dopo che Facebook avrà offerto ai suoi 2,2 miliardi di utenti una criptovaluta proprietaria, passerà davvero poco tempo prima che una simile mossa non sia imitata da altre piattaforme globali, in primo luogo da quelle maggiormente impegnate nell’e-commerce come Amazon. […] Negli Stati Uniti la Federal Reserve e il dipartimento del Tesoro sapranno certo disciplinare le nuove criptovalute regolandone l’uso senza indebolire il governo del dollaro; ma quali possibilità avrà la banca centrale del Mali o quella del Kenia di evitare che la moneta di Zuckerberg soppianti la valuta locale nelle transazioni quotidiane? E poiché Facebook l’ancorerà a un cambio stabile, nelle economie più fragili sarà vista come un’opportunità rispetto all’inflazione.”9
Zuckerberg ha però solo seguito il percorso tracciato dalla Cina anni prima. Fin dal 2004, quando fu lanciata da Ant Financial Services Group, filiale di Alibaba, Alipay si è affermata come uno dei servizi di digital payment più diffusi in Cina. Grazie ad Alipay è infatti “possibile effettuare pagamenti mobile ed O2O lasciando comodamente a casa il proprio portafoglio. L’utente può infatti collegare il suo conto bancario all’applicazione, ovvero ad un wallet digitale in cui è possibile gestire i propri fondi, traferire soldi ad altri utenti, fare investimenti, ottenere prestiti, pagare una serie di servizi e molto altro”10, proprio come con WeChat Pay, che per Simone Pieranni è stato artefice di una vera e propria rivoluzione:
“A un certo punto fu possibile collegare il proprio account a un conto bancario cinese […] e finalmente poter comprare qualsiasi cosa con lo smartphone. Da quel giorno anche il portafoglio diventò inutile. Non serviva a niente. Anche le carte di credito, per chi le possedeva, divennero inutili. WeChat lanciò la sfida ai cinesi su due concetti – il tempo e la velocità – trasformando una società clamorosamente dipendente da carta, timbri, passaggi burocratici in una società improvvisamente cashless e senza più la necessità di stampare e timbrare qualsiasi cosa.”11
Insomma la Cina si sta dimostrando sempre di più, anche per i pagamenti, dipendente dalle proprie grandi aziende tecnologiche. L’occidente delle grandi imprese guarda con ammirazione: lo scontro si combatte anche imitando il nemico.
1 Deragni P., Come ha fatto Apple a diventare un colosso da mille miliardi, in “Wired.it”, 3 Agosto 2018. URL: https://www.wired.it/economia/finanza/2018/08/03/apple-mille-miliardi/
2 Signorelli A. D., Chi sono i Bat, i tre campioni high-tech della Cina, in “Wired.it”, 4 Febbraio 2019. URL: https://www.wired.it/economia/business/2019/02/04/baidu-alibaba-tencent-cina-bat/?refresh_ce=
3 Chau M., Reith R., Smartphone Market Shere. Vendor Data Overview, in “IDC”, 22 Giugno 2020. URL: https://www.idc.com/promo/smartphone-market-share/vendor
4 Bottazzini P., Come funziona e come è nata Libra, la criptovaluta targata Facebook, in “Forbes” ,18 Giugno 2019. URL: https://forbes.it/2019/06/18/come-funziona-e-come-e-nata-libra-la-criptovaluta-targata-facebook/
5 Jalan T., Whatsapp at Facebook F8: “Sending money should be as easy as sending photos – Mark Zuckerberg, in “Medianama”, 2 Maggio 2019. URL: https://www.medianama.com/2019/05/223-whatsapp-at-facebook-f8-sending-money-should-be-as-easy-as-sending-photos-mark-zuckerberg/
6 Day 1 of F8 2019: Building New Products and Features for a Privacy-Focused Social Platform, in “Facebook”, 30 Aprile 2019. URL: https://about.fb.com/news/2019/04/f8-2019-day-1/
7 Libra 2.0, la criptovaluta di Facebook cambia strategia, in “Forbes”, 18 Aprile 2020. URL: https://forbes.it/2020/04/18/libra-la-criptovaluta-di-facebook-cambia-strategia/
8 Welcome to the official libra White Paper, in “Libra”. URL: https://libra.org/en-US/white-paper/
9 Balestrieri F., Balestrieri L., Guerra digitale. Il 5G e lo scontro tra Stati Uniti e Cina per il dominio tecnologico, Roma, Luiss University Press, 2019, p. 13
10 Bonaccorso E., Cos’è Alipay: statistiche e funzioni, in “ValueChina”, 4 Ottobre 2019. URL: https://valuechina.net/2019/10/04/alipay-statistiche-e-funzioni-settembre-2019/
11 Pieranni S., Red mirror. Il nostro futuro si scrive in Cina, Bari-Roma, Editori Laterza, 2020, p. 10