Era ormai qualche mese che il vecchio professor Guidi aveva cominciato a dar segni di cedimento. Suo figlio Carlo lo aveva già dolorosamente intuito durante le brevi visite che era solito fargli un paio di sere a settimana. Proprio lui, che recitava interi canti della Commedia, che citava a menadito Orazio e Virgilio, o versi di Leopardi e Foscolo, o ancora interi paragrafi di Manzoni e Dostoevskij, aveva cominciato a difettare di memoria. Continua a leggere

L’ultima lezione del professor Guidi
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