Come era bello tornare al nulla
Era bello sognare e cedere poi
Come corpi abbattuti al vento
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Come era bello tornare al nulla
Era bello sognare e cedere poi
Come corpi abbattuti al vento
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Nei giorni di vita,
potrà accadere
che io non sia per te pace e sollievo.
Perderò la mia luce
e non sarò ciò di cui hai bisogno.
Pietra, terra arida, sabbia bollente
diverrò
presa a combattere la mia battaglia,
non saprò guardare oltre,
mi farò forza come potrò.
E ti chiedo di perdonarmi
perché mi farò rosa piena di spine,
alzerò un paravento
che mi proteggerà
ma mi sarà difficile ascoltare la tua voce
mi difenderò da tutto,
avrò paura di una carezza.
In questi giorni ti chiedo di amarmi.
Non sarò compagna, amante, sorella, figlia.
Sarò angelo caduto
nella fossa che io stessa mi sono scavata.
Ma non una mano dovrai pormi
perché saprò trovarmi da sola
tornerò ad essere rugiada
e a quel punto sarò io a venire da te.
Le storie d’estate sono più brevi
le storie su Instagram non troppo di piú
e da soli aumentano sotto l’August Blue. Continua a leggere
Nella prospettiva dell’attesa
Della laurea e nell’impresa
Di avere una coerenza
Al bancone con la IPA
C’è Giuliano che mi aggiorna sulla tipa
Col vestito e di come stava senza
Anche lei senza coerenza.
Nacqui straniera
da un corpo non mio
in un mondo non mio
in una realtà mai stata mia
Una realtà che soffoca, confonde, brucia
E io ardo
Estranea al resto
E io ardo
E non so più se esisto
Perdo la cognizione e la congiunzione
Smarrisco il nesso e la connessione
Non ho un senso e lo cerco altrove Continua a leggere