Il rientro dalle vacanze in Salento non è stato certamente dei migliori: tra il traffico che ha più che raddoppiato il tempo stimato del viaggio e un simpatico allagamento dell’appartamento, mi sono ritrovato poco oltre lo scoccare della mezzanotte a cedere esausto sulla sedia girevole della mia scrivania. Lì ho in ordine: acceso il pc, ricordato che tra una dozzina d’ore avrei dovuto pubblicare il mio articolo che ovviamente non esisteva ancora, realizzato che pure la carta dadaista dello scrivere riguardo il non sapere cosa scrivere me la sono già giocata tempo fa.
“Adesso concentrati, ci serve un’idea”, dico al mio cervello.
“É tropical samba do Brasil, sensacional samba do Brasil, é mundial samba do Brasil, fenomenal samba do Brasil”, risponde lui. È ancora sintonizzato sul fuso orario di Torre Lapillo, evidentemente. Attendo.
“Adesso però è ora, troviamo un argomento di cui parlare”, insisto dopo un’oretta.
“Princesita, mi corazon no palpita si no logro una visita donde quiera que tu estes”, risponde lui passando dalla samba alla bachata.
Mi arrendo. Risulta evidente che per qualche tempo non riuscirò a pensare ad altro che alla settimana appena conclusa. Continua a leggere

Enjoy & more: cosa resterà di una vacanza
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