E se la Juve non vincesse il campionato?

Come ogni estate da ormai sette anni a questa parte ci ritroviamo a metà Agosto a chiederci se qualcuno riuscirà a opporsi al dominio della Juventus in Serie A. Se negli anni precedenti sembrava un’impresa ardua, questa volta pensare di ostacolare i bianconeri sembra una vera e propria missione impossibile. Infatti Marotta e Paratici durante questa sessione di mercato sono stati in grado di “regalare” (più di 200 milioni spesi) ad Allegri un fuoriclasse come Cristiano Ronaldo e altri ottimi giocatori del calibro di Emre Can, Cancelo, Bonucci e Perin, senza contare il rientro dal prestito di Spinazzola.
Sono state sicuramente dolorose le cessioni al Milan di Caldara e Higuain per consentire il ritorno del figliol prodigo Bonucci, che però permette alla società torinese di avere a disposizione una vera propria corazzata, pronta fin da subito per puntare a quella Coppa ‘dalle grandi orecchie’ che a Torino aspettano con ansia da più di vent’anni.

Ma se gli obiettivi della Juve sono proiettati all’Europa che conta, sarebbe possibile pensare ad un clamoroso scivolone in Serie A? E, nel caso, chi ne approfitterebbe?
Ecco 3 scenari impossibili, o quantomeno improbabili, in cui la Juventus NON vince il Campionato.

  • MESSI-NSCENA 

“Non accetto le scuse del Barcellona, a meno che non ci vendano Messi”

È il 26 Luglio quando il presidente della Roma James Pallotta pronuncia queste parole, dopo la “querelle Malcolm”. Sembra la solita provocazione dell’imprenditore statunitense; le dichiarazioni arrivano come una burla alle orecchie di tifosi e giornalisti ma non alle orecchie dei giocatori giallorossi. In gran segreto una delegazione di giocatori capitanata da Manolas, De Rossi e Strootman comunica alla società la volontà della rosa al completo di dimezzarsi lo stipendio per permettere a Monchi di sferrare il Contro-Colpo del Secolo.
Dopo una lunghissima trattativa portata avanti nel totale silenzio dei media, il 17 Agosto Lionel Messi atterra alle 19:27 all’aereoporto di Fiumicino per la cifra record di 100 milioni più il cartellino di Cengiz Under al Barcellona, che si consola con l’acquisto di Milinkovic-Savic dalla Lazio.
Messi dichiarerà di aver forzato la mano del Barcellona al fine di essere ceduto in Italia per dare continuità all’eterna sfida con Ronaldo e dimostrare finalmente a tutti di essere il miglior giocatore del mondo, anche lontano dalla Catalogna. In particolare motiverà la scelta di Roma per poter indossare la 10 che fu di Francesco Totti.
A causa del mancato svolgimento della preparazione atletica con il resto della squadra, Di Francesco lascia il campione argentino in panchina per le prime due giornate vittoriose contro Torino e Atalanta per preparare un pirotecnico esordio contro il Milan: tripletta per Messi e 5-0. L’aria in città è elettrica e le speranze dei tifosi giallorossi si fanno sempre più concrete.
Il 22 Dicembre va in scena Juventus – Roma, scontro diretto tra le due favorite per lo scudetto appaiate al primo posto a pari merito in classifica. Non basterà la doppietta di Messi per evitare la sconfitta e sfatare il Taboo-Stadium: 3-2 e gol per Ronaldo, Bonucci e Cuadrado; Juventus campione d’Inverno tra lo sconforto dei tifosi giallorossi.
Il cammino delle due pretendenti procede spedito con la Juve in testa e la Roma che insegue fino ad Aprile quando, complice la fatica per l’impegno in Champions, la squadra bianconera comincia a perdere punti sui campi di Milan, Fiorentina e la stessa Roma.
Si arriva all’ultima giornata con la Juventus, rea di aver pareggiato a Bergamo alla penultima, non più artefice del proprio destino e a cui non basterà un netto 4-0 ai danni della Sampdoria. Infatti contemporaneamente a Roma si gioca Roma-Parma con i Ducali già retrocessi e con nulla da chiedere al Campionato.
Proprio come nel 2001, anno dell’ultimo Tricolore giallorosso, la partita con i gialloblu sarà quella della vittoria del campionato.
Risultato? Ovviamente 3-1.
Messi chiude con la vittoria del titolo di Capocannoniere davanti a Cristano Ronaldo rispettivamente a 35 e 33 reti.
Juventus seconda che si consola con la vittoria della Coppa Italia e, finalmente, della Champions League.

  • ARMAGEDDON

La stagione dei Bianconeri inizia come di consueto con l’amichevole in famiglia a Villar Perosa tra Juve A e Juve B. Il clima è disteso e rilassato e i tifosi si lasciano trasportare dall’entusiasmo per gli arrivi di Ronaldo e degli altri nuovi giocatori.
I problemi nascono intorno alla mezz’ora quando, al terzo appoggio sbagliato da De Sciglio, il campione portoghese reagisce male e inizia un animato battibecco con il terzino della Nazionale. Fra lo stupore dei tifosi scoppia una piccola rissa, che vede il blocco difensivo della Nazionale a supporto dell’ex Milan, contrapposto a Cancelo, Khedira e Douglas Costa che invece prendono le parti di Ronaldo. La partita viene interrotta e contestualmente parte la rivolta dei tifosi che chiedono a Marotta la testa di De Sciglio.
Il silenzio della società sulla faccenda è assordante e anche mister Allegri in conferenza stampa dribbla ogni domanda sull’accaduto. Si arriva così alla prima di campionato a Verona contro il Chievo che non vede partire titolare nessuno dei giocatori fedeli a Cristiano, lui compreso. La partita finisce 1-1, con la Juve che riesce a pareggiare solo nei minuti finali grazie ad una rete del subentrato Khedira. Esultanza polemica nei confronti di Allegri e contestazione che riparte più accesa di prima.
La tifoseria e la stampa accusano Allegri di aver alimentato una spaccatura nello spogliatoio nel momento più delicato del ciclo bianconero, quando finalmente la Coppa dei Campioni sembra essere accessibile. Nessuno, fra giocatori e membri dello staff, rilascia dichiarazioni dopo la bruciante sconfitta per 0-2 in casa contro la Lazio alla seconda giornata, nonostante la presenza dal primo minuto di CR7.
La svolta arriva il 15 Dicembre quando, dopo due pareggi con Fiorentina e la capolista Inter, la Juventus viene strapazzata da un Belotti in stato di grazia che con la sua tripletta ribalta la rete nei primi minuti di Cristiano Ronaldo: 3-1 per i granata e Juventus fuori dalla zona Champions. Allegri viene ovviamente esonerato nonostante le 6 vittorie su 6 in Champions.
La società bianconera corre ai ripari mettendo immediatamente sotto contratto Antonio Conte, ma ormai il giocattolo si è rotto e durante il mercato di Gennaio Cristiano Ronaldo chiede e ottiene la cessione in Cina. I ritorni di Pogba e Morata non bastano a calmare i malumori dei tifosi che, mentre assistono inermi alla caduta della propria squadra, vedono anche gli eterni rivali dell’Inter involarsi indisturbati verso lo Scudetto.
Dopo aver passato a fatica gli ottavi contro il Valencia, i Bianconeri cadono rovinosamente ai quarti contro il City di Pep Guardiola con un risultato di 7-1 “on aggregate”, al quale seguiranno le dimissioni del tecnico pugliese.
La Juventus chiude la stagione con il tecnico della primavera Baldini che tutto sommato salverà il salvabile conquistando un posto per l’Europa League grazie ad un sesto posto.

  • S.P.A.L.EICESTER

Dopo una meritata salvezza ottenuta all’ultima giornata, ai danni del Crotone, nel Campionato 2017/2018, la formazione estense conferma mister Semplici in panchina e, Meret a parte, non cede nessuno dei suoi talenti, Lazzari e Antenucci su tutti.
La porta viene affidata a Vanja Milinkovic-Savic, fratello del più noto Sergej, arrivato in prestito dal Torino, mentre per la difesa arriva l’ex Arsenal Djourou. Vengono riscattati Kurtic e Paloschi e in più, sempre dall’Atalanta, arriva anche Andrea Petagna.
Le ambizioni della proprietà ferrarese non vanno oltre il raggiungimento della salvezza ma la squadra si presenta alla prima di Campionato più compatta che mai e vede i biancoazzurri imporsi per 0-1 nel primo derby della stagione, ai danni del Bologna di Pippo Inzaghi.
I nuovi acquisti si inseriscono alla perfezione, in particolar modo Petagna che risulta essere il compagno d’attacco ideale di Antenucci.
La SPAL al giro di boa è la vera sorpresa del Campionato e si piazza al secondo posto indietro di 8 lunghezze rispetto ad una Juve sempre in testa.
Le altre pretendenti, Roma, Inter, Napoli, Lazio e Milan, sembrano invece annaspare in un mare di mediocrità con enormi delusioni per prestazioni e risulatati.
La SPAL è l’unica a esprimere un calcio spregiudicato e divertente nonostante alcune evidenti pecche difensive.
La Juventus, sicura del vantaggio accumulato, termina la sessione di mercato invernale senza acquisti né cessioni. Il mercato della SPAL invece si infiamma attirando tutti gli scontenti delle altre squadre: arrivano Mario Rui e Rog dal Napoli, Musacchio dal Milan oltre al ritorno di Eder dall’esperienza cinese.I nuovi acquisti si inseriscono alla perfezione e cambiano volto alla squadra estense che, da macchina da gol incurante delle conseguenze di un gioco iperoffensivo, si trasforma in una squadra cinica e molto attenta alla fase difensiva e di non possesso.
Petagna intanto, in quanto capocannoniere, diventa il nuovo testimonial della Nike in tutto il mondo e a Marzo si guadagna la maglia numero 10 della Nazionale. Contemporaneamente la Juventus inizia a far sul serio in Champions e a perdere qualche punto in Campionato dando modo alla SPAL di avvicinarsi.
A quattro giornate dalla fine Juve e SPAL, dopo aver pareggiato entrambi gli scontri diretti per 0-0, si ritrovano a soli 2 punti di distanza, anche se nelle settimane successive i campioni in carica sconfiggono con tre 1-0 consecutivi Torino, Roma e Atalanta. Anche gli estensi vincono le tre partite successive ma, arrivati all’ultima giornata, sembra tutto deciso: la Juve affronta una Samp già salva, mentre la SPAL se la deve vedere con un Milan in piena lotta Champions. La squadra ferrarese vince, ma purtroppo la Sampdoria non regge ai colpi di Ronaldo e co. e cade rovinosamente per 7 a 0. Juve campione per l’ottava volta consecutiva ed enorme delusione per i tifosi spallini, nonostante il miglior piazzamento di sempre e la conseguente qualificazione in Champions League.
Il colpo di scena arriva però il giorno prima della finale di Champions, Juve-Bayern Monaco, quando la procura di Milano arresta Leonardo Bonucci per calcioscommesse. Pare infatti che l’ex capitano del Milan avesse fatto pressioni sui vecchi compagni di squadra Audero e Quagliarella, ora in forza alla Sampdoria, per convicerli a lasciar vincere i Bianconeri all’ultima giornata.
Juventus retrocessa per calcioscommesse insieme alla Samp e la SPAL è campione d’Italia per la prima volta nella sua storia.

Enrico Izzo

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