Storia di tre poveri diavoli in Romania: Pompiliu (Alexandru Papadopol) ed il timido meccanico Dinel (Dorian Boguta) vengono convinti da Vasile (Dragos Bucur) a giocare alla lotteria.
Quando però due energumeni prendono il marsupio a Dinel con dentro un biglietto vincitore di 6 milioni di lei, i tre partono alla ricerca del maltolto. La loro vita sedentaria e deludente diventa un viaggio per i soldi e la felicità.
Girato a camera fissa, il film procede per accumulo, scene di incontri che rendono manifesto l’obiettivo del film: dare spaccati di vita della Romania. Dalla provincia a Bucarest, il tono è dato dall’impostazione diretta e dalle simmetrie decise di fronte alla macchina: con il minimo sforzo si dà l’idea del concreto e del surreale.
Pacato, il film non vuole essere una critica all’acido prussico sul paese ma raccontare con simpatia una storia di sfortuna, dove il successo manca per bonarietà.
Ha i tre caratteri dei protagonisti su cui calibrare tutto: importante è il loro sguardo alle cose da ingenui e provinciali, da buoni e sfortunati.
Sile è quello più sanguigno, Dinel quello più succube degli avvenimenti con una moglie in Italia schiava di un misterioso boss di nome Giuliano e Pompiliu ha dalla sua la caratteristica d’essere un gran complottista.
Detective sgangherati, i tre sono la scusante per parlare della Romania con simpatia ed un sostrato agrodolce.
Il degrado e i problemi sono perlopiù mostrati con semplicità, non denunciati se non sottilmente: questo garantisce una discrezione che certo non solletica i palati più movimentati ma rende il film interessante nel suo approccio.
A prescindere da questo film, è importante ricordare di far attenzione ai film degli ex paesi sovietici: possono dare belle sorprese.
La commedia, campione di incassi nella madrepatria, è uscita nel 2016 ed è noleggiabile o acquistabile su Youtube.