Io non ho paura

Proviamo a immaginare di essere entrati in coma circa una settimana fa. La situazione era quella dell’incontro tra Mattarella e Conte, con quest’ultimo pronto ad accettare l’incarico da presidente del Consiglio e proporre i Ministri. Poi andiamo in coma e ci svegliamo oggi, martedì 5 giugno 2018. Fino a qui tutto bene.

Proviamo a immaginare un nostro parente, seduto accanto al lettino di ospedale, che cerca di spiegarci cosa è successo. “Guarda, in pratica lunedì Di Maio si è lamentato che la Lega non seguiva i 5 stelle sull’impeachment, quindi ha chiesto una manifestazione per il 2 giugno con tanto di bandiere italiane ovunque come protesta contro la nostra Repubblica corrotta. Intanto Salvini se l’è presa di nuovo con migranti, banche e cospirazioni internazionali e ha chiesto di tornare al voto”.

Impeachment, voto, manifestazioni?

“Aspetta, questo è lunedì, perché poi martedì pareva che Cottarelli dovesse prendere l’incarico e formare un governo tecnico, ma a quanto pare non si sarebbe votato la fiducia nemmeno da solo”.

E chi è Cottarelli?

“Non è finita qui. Dopo una serie di macelli, ti lascio immaginare, alla fine il 1° giugno si è formato il governo. Conte presidente del Consiglio con Di Maio al Lavoro e Salvini all’interno. Ma poi ti sei perso tutta la discussione su Balotelli capitano della nazionale e l’immigrato ammazzato a Gioia Tauro. Ah, e Salvini che va in Sicilia, con la Tunisia che chiama l’ambasciatore italiano per chiedere spiegazioni e…”

Fino a qui tutto male.

Andiamo per gradi, i ministri. Razionalmente, la prima cosa che faremmo sarebbe allontanare il nostro parente, recuperare un po’ di sinapsi e aprire una quantità infinita di articoli/video/notizie per cercare di trovare un senso alla situazione.

Veniamo a scoprire che è stato istituito un Ministero per la famiglia e la disabilità. Un brivido inizia a scendere lungo la schiena. Il nome Lorenzo Fontana non ci dice granché in un primo momento, poi leggiamo alcune dichiarazioni. Le famiglie gay non esistono, l’aborto a quanto pare è un male peggio dell’Olocausto e non c’è niente di male a essere (e dichiarare di essere) ultracattolici rappresentando un ministero di un paese laico.

Scorrendo le notizie scorgiamo il nome di Gianmarco Centinaio alle Politiche Agricole. Ergo: all’agricoltura un signore che apostrofava Pietro Grasso con il simpatico epiteto “terrone di merda”.

Fino a qui anche peggio.

Passiamo velocemente sugli altri ministri, incontrando sostegno alla Flat tax, nepotismo spicciolo, insegnanti di ginnastica all’Istruzione, avvocati da cui non ci faremmo difendere nemmeno per la revoca di una multa. Prendiamo un grosso respiro, reprimiamo un leggero inizio di attacco di panico e proseguiamo con le dichiarazioni del nuovo Ministro dell’Interno, signore e signori: Matteo Salvini.

“Sulle Ong stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani”.

“Penso a quanto sarebbe bello reintrodurre il servizio militare e il servizio civile per reinsegnare la convivenza civile”.

Ci capitano sotto tiro alcune vecchie dichiarazioni: “Ci vuole una pulizia di massa anche in Italia via per via, quartiere per quartiere e con le maniere forti se serve, perché ci sono interi pezzi d’Italia fuori controllo”.

Principio di vomito, poi appare un video di uno dei soliti demoralizzanti e repellenti comizi: “Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a far le valigie”.

Eppure, non troviamo nessun accenno all’omicidio di Soumaila Sacko nella piana di Gioia Tauro, rappresentante sindacale USB di origine maliane, migrante regolare. Sacko è stato assassinato a fucilate mentre rovistava tra delle lamiere, insieme ad altre due persone di origini maliane, probabilmente per costruirsi un rifugio. Conte ha rotto dopo due giorni l’infame silenzio sulla vicenda da parte del governo, mentre i leader Di Maio e Salvini continuano a ignorare. Quest’ultimo ha sorvolato anche sul naufragio al largo della Tunisia (almeno 48 morti), preferendo attaccare il paese africano, reo di “esportare galeotti”.

Abbiamo passato gli ultimi anni a ridere dei congiuntivi di Di Maio, degli strafalcioni di Salvini, di quanto la Meloni sia coatta, dell’incongruenza e anacronismo dei movimenti populisti italiani. Dopo il veto a Savona e la crisi istituzionale tutto aveva assunto tinte più fosche, ma comunque sul tragicomico, con la speranza che tutto si sarebbe risolto in un governo talmente inceppato da crollare nel ridicolo (eventualità che potrebbe accadere in ogni caso). Eppure, a sentire le parole di Aboubakar Soumahoro, un dirigente sindacalista dell’USB, non può non scorrere un brivido freddo lungo la schiena. E se avessimo sbagliato tutto? E se avessimo sottovalutato oltremodo la situazione?

Io non ho paura di dire che il nostro governo è di estrema destra e razzista. Io non ho paura di dire che non ho alcuna voglia di aspettare, come molti sostenitori di questa legislatura fanno, voglio vederli crollare sotto i colpi della loro incompetenza e ipocrisia.  Io non ho paura di dire che i neofascisti esistono, lo dimostrano Macerata, Como, Roma eccetera eccetera eccetera. Io non ho paura degli immigrati, degli stranieri, dell’Europa, della Merkel. Sono gli artefici di questo governo che hanno acceso e alimentato il fuoco di questa paura e ora devono affrontarne le conseguenze, perché fare campagna elettorale è una cosa, governare la terza economia dell’Eurozona è tutt’altro. Falliranno, perché non ci sono né i presupposti politici né puramente pragmatici perché possano avere successo. Ma hanno già vinto sull’impoverimento culturale del nostro paese, per questo ora sta a noi resistere in ogni modo possibile. Sull’autobus agli insulti razzisti di turno, in fila al bar, allo stadio, ovunque. Ci hanno fatto credere che la politica fosse morta in Italia. Ci hanno fatto avere paura di parlare di politica. E invece no.

Noi non abbiamo più paura.

Claudio Antonio De Angelis

SITOGRAFIA


Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...